Essere autistici comporta una maggiore probabilità di sviluppare un disturbo alimentare rispetto a chi non lo è. Per le persone autistiche l’esperienza di un DCA può essere significativamente diversa da quella delle persone non autistiche. Infatti l’autismo e le esperienze alimentari restrittive interagiscono in modi unici che non sempre vengono riconosciuti negli approcci tradizionali di trattamento.
Negli utlimi anni l'ascesa della prospettiva che afferma la neurodiversità ha portato a un cambiamento significativo nel modo in cui l'autismo e altre forme di neurodivergenza vengono compresi e affrontati.