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Affrontare i meltdown - guida del dr. Tony Attwood


Le persone autistiche sono portate ad avere reazioni catastrofiche o meltdown quando sono estremamente stressate, ansiose o frustrate. I meltdown sono crisi che possono essere esternalizzate, con una intensa disperazione che si manifesta con espressioni di rabbia, alle volte con distruzione di oggetti o aggressione di persone. I meltdown possono però anche essere internalizzati, con un intenso senso di colpa e rancore e anche pensieri o anzioni suicidarie o 'attacchi depressivi'.

E' necessario avere un piano per far fronte ad un meltdown, sia esternalizzato che internalizzato, per aiutare la persona a ristabilire pensieri e comportamenti ragionevoli e riguadagnare così il controllo di se'. Ci sono alcune linee guida che possono essere seguite.

La prima linea guida è per i membri della famiglia, che devono restare calmi e parlare solamente riguardo a ciò che la persona può fare per porre rimedio alla situazione e alle emozioni. Una analogia utile, sviluppata per prima da Sue Larkey, è quella di fare come la voce del navigatore GPS di una macchina. La voce automatica non critica gli errori o esprime giudizi sul guidatore, ma in modo semplice e calmo spiega come risolvere la situazione. E' importante durante un meltdown focalizzare l'attenzione su cosa fare, non sui comportamenti inaccettabili.

L'altra linea guida è di non chiedere nulla sulle cause del momento di difficoltà. La persona autistica sta sperimentando emozioni intense e ha bisogno di attraversare e superare queste emozioni, non di ritornare sulla causa originaria del disagio, rivivendo così quei sentimenti, il che potrebbe solo aggiungere profondità e durata alla disperazione. Inoltre, durante un meltdown, la persona autistica avrà grosse difficoltà ad articolare i propri sentimenti o a fornire una spiegazione coerente e sequenziale. Questa ulteriore frustrazione potrà solamente aggiungere, e prolungare, la sofferenza della persona.

E' inoltre saggio focalizzarsi come prima cosa sul ristabilire il controllo emotivo; riferirsi alle conseguenze a cui andrà incontro la persona, aumenterà semplicemente il suo livello di disagio.

Nel considerare l'affetto un meccanismo emotivo di riparazione, come ad esempio attraverso il gesto di un abbraccio, è importante chiedere alla persona se lui o lei si sentirebbe meglio se ricevesse un abbraccio, prima di invadere e violare il suo spazio personale.

E' importante infine riconoscere e validare la profondità della sofferenza provata dalla persona e spiegare che gli intensi sentimenti che sta provando alla fine passeranno. Alle volte dare accesso all'interesse speciale può agire come un bloccante efficace di pensieri o 'interruttore di spegnimento', facilitando il ritorno all'auto-controllo.


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