La socializzazione e i rapporti di amicizia nei bambini Aspie
- dottpasinvalentina
- 21 lug
- Tempo di lettura: 3 min
Secondo Tony Attwood, la socializzazione rappresenta una delle principali sfide per i bambini con la sindrome di Asperger. Questi bambini desiderano spesso avere amici, ma possono avere difficoltà a capire le regole sociali non scritte che governano l'interazione tra pari. Mentre la maggior parte dei bambini impara intuitivamente a leggere i segnali sociali (ad esempio il linguaggio del corpo, il tono di voce o le espressioni facciali), i bambini Asperger possono avere bisogno di un insegnamento esplicito per sviluppare queste competenze.
Nei rapporti di amicizia, i bambini Asperger tendono a preferire interazioni strutturate, basate su interessi condivisi piuttosto che su scambi emotivi. Possono mostrare un'intensa lealtà verso gli amici, ma senza comprendere pienamente i reciproci bisogni emotivi. Questo a volte porta a incomprensioni o isolamento.
Attwood descrive un percorso evolutivo dell’amicizia in quattro fasi:
Fase 1 - Preferenza per lo stare da soli o l’interazione con adulti
- Il bambino Asperger spesso preferisce la solitudine o la compagnia di adulti, più tranquilli e prevedibili rispetto ai coetanei. 
- Il gioco è più costruttivo che sociale: gioca “a modo suo” e può diventare ansioso o aggressivo se disturbato. 
- Fatica a comprendere segnali sociali, il linguaggio del corpo e le emozioni altrui. 
- Gli altri bambini possono percepirlo come autoritario o strano, portandolo all’isolamento sociale. 
Fase 2 - Desiderio di amicizia ma mancanza di abilità
- Inizia a voler avere amici, ma non sa come fare. 
- Può essere ingenuo, fraintendere intenzioni e diventare possessivo o invadente. 
- Critico verso gli altri, ma non accetta critiche. 
- Difficoltà nella reciprocità e nella comunicazione empatica. 
- Può essere sfruttato o deriso senza rendersene conto. 
Fase 3 - Negazione delle difficoltà e crescente frustrazione
- Il bambino può negare i suoi problemi sociali o fingere di avere amici. 
- A casa può mostrare frustrazione e comportamenti aggressivi. 
- I coetanei sviluppano abilità sociali complesse (negoziazione, compromesso), ma il bambino Asperger ha ancora difficoltà. 
- Viene visto come un "poliziotto delle regole", poco empatico e non alla moda. 
- Le sue scelte di amicizia (età, genere, interessi) possono essere atipiche. 
Fase 4 - Adolescenza ed età adulta: isolamento e introspezione difficile
- Diventa consapevole della propria solitudine e può sviluppare depressione o ansia sociale. 
- Difficoltà nella comunicazione dei sentimenti e nella comprensione di sé. 
- Fraintende i segnali sociali e può creare attaccamenti affettivi mal interpretati. 
- Desidera avere amici, ma fatica a trovare qualcuno con cui condividere interessi e modi di pensare. 

Tony Attwood evidenzia anche che vi sono differenze significative tra bambini e bambine Asperger nel rapportarsi con gli altri. Rispetto ai bambini, che tendono spesso a isolarsi o cercano amici con interessi simili (come i videogiochi o collezioni specifiche), le bambine sembrano essere più abili nell'osservare e imitare i comportamenti sociali degli altri, riuscendo a "camuffare" meglio le proprie difficoltà. Tendono a formare amicizie più complesse e possono apparire più socialmente competenti rispetto ai coetanei maschi (questo sforzo di adattamento richiede però un grande dispendio di energia). Tipicamente sviluppano una relazione amicale intensa per ogni grado scolastico e alcune possono essere ipersocievoli, con un carattere molto forte e ‘dittatoriale’ che le porta ad essere le leader del gruppo, altre invece sono molto timide e restano isolate nei contesti relazionali. Questo rende talvolta più difficile una diagnosi precoce nelle femmine.
STRATEGIE DI INTERVENTO
Attwood propone diverse strategie per supportare i bambini con sindrome di Asperger nello sviluppo delle abilità sociali:
- insegnamento esplicito delle abilità sociali: utilizzare storie sociali per spiegare le regole implicite delle interazioni sociali; 
- creazione di ambienti strutturati: organizzare attività sociali in contesti prevedibili e strutturati per facilitare l'interazione; 
- supporto emotivo: aiutare il bambino a riconoscere e gestire le proprie emozioni durante le interazioni sociali. 
Fonti
Attwood, T. (2019). Guida completa alla sindrome di Asperger (a cura di Moscone, D. & Vagni, D.). Edra
Attwood, T. (2002). The Profile of Friendship Skills in Asperger´s Syndrome. Jenison Autism Journal, 14(3) .




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